Quaranta reti in ottantun partite giocate in serie A, velocità e tecnica fuori dal comune e naturale capacità di essere decisivo nelle gare che contano.
Papero d’oro. Tutto questo a soli 21 anni. Alexandre Pato, attaccante brasiliano del Milan, è tornato in campo sabato sera a San Siro, alla sua maniera: con due gol tanto belli quanto fondamentali per il successo dei rossoneri sul Chievo.
Predestinato. Pato cresce calcisticamente nell’International di Porto Alegre, in Brasile, e arriva in prima squadra già a sedici anni. Da quel momento il giovane brasiliano comincia a farsi notare: segna e fa segnare, diventa il capocannoniere del campionato brasiliano under 20 (nel 2006) e si toglie lo sfizio di segnare una rete nell’edizione 2007 del Mondiale per club.
Meglio di O Rei. Quel gol gli permette di battere il record di marcatore più giovane della storia in una competizione ufficiale Fifa, detenuto fino a quel momento, da sua Maestà Pelè. E’ lui uno dei protagonisti della settima giornata di campionato.
Corsa all’oro. A quel punto le società calcistiche di mezza Europa si contendono Pato a suon di milioni. Il Milan la spunta su Inter, Chelsea e Real Madrid, offrendo all’Internacional 22 milioni di euro, la cifra più alta mai pagata per un minorenne (Pato ha 17 anni quando si trasferisce a Milanello). Il debutto ufficiale con la maglia rossonera (lui sceglie la numero 7, quello che fino a pochi mesi prima era di Shevchenko), avviene sei mesi più tardi. Fino a quando il giovane non compie 18 anni, infatti, il Milan non può tesserarlo. Debutta con un gol il 13 gennaio 2008, durante un Milan-Napoli.
Crisi e rinascita. I primi mesi italiani di Pato sono tutti Milan & Sthefany, la fidanzata alla quale dedica ogni rete. Il gesto è semplice: lui fa gol e unisce le dita della mano per formare un cuore. I due si sposano nel 2009 e, con la stessa velocità che Pato mostra in campo, si separano meno di un anno dopo. Ai suoi tifosi questo poco importa. Orfani di Kakà, a San Siro hanno occhi solo per lui, che ricambia a suon di gol (splendido il primo contro il Chievo sabato, destro a incrociare al volo su assist di Ibrahimovic).
Sogno Lazio. Sconfitti a San Siro, gli uomini di Pioli domenica ospitano al Bentegodi il Cesena. Uno scontro diretto per la salvezza in cui i punti valgono doppio. In classifica comanda ancora la Lazio con 16 punti, inseguita da Milan e Inter a 14, Napoli a 12 e Juventus e Palermo a 11. Sempre più profonda la crisi della Fiorentina, ultima a 5 punti.
Risultati della settima giornata:
Bari-Lazio = 0-2
Brescia-Udinese = 0-1
Cagliari-Inter = 0-1
Catania-Napoli = 1-1
Cesena-Parma = 1-1
Juventus-Lecce = 4-0
Milan-Chievo = 3-1
Palermo-Bologna = 4-1
Roma-Genoa = 2-1
Sampdoria-Fiorentina = 2-1
Dino Guerrini
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